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AREA MARINA PROTETTA PARCO SOMMERSO DI GAIOLA

Il Parco Sommerso di Gaiola, istituito con Decreto Interministeriale del 7/8/2002, è la più piccola Area Marina Protetta italiana e prende il nome dai due isolotti che sorgono a pochi metri di distanza dalla costa di Posillipo, nel settore nord occidentale del Golfo di Napoli. E' un’area di estrema unicità, data alla fusione tra aspetti vulcanologici, biologici e archeologici. Nelle sue acque, infatti, sono presenti le strutture archeologiche afferenti alla villa imperiale romana “Pausilypon”, sommerse a causa del bradisismo. L'estrema complessità geomorfologica dei fondali ed il favorevole idrodinamismo costiero, ha favorito l’insediamento di una variegata comunità biologica che oggi rappresenta un patrimonio biologico di enorme rilevanza per la conservazione della biodiversità del Golfo di Napoli in particolare e del Mediterraneo in generale. Il Parco è suddiviso in due zone di tutela: la Zona A (Riserva Integrale), che rappresenta l'area a massima protezione, e la Zona B (Riserva Generale). Davanti alle isole proseguendo in direzione Sud fino ad oltre 700 m dalla costa si estende un imponente banco roccioso sommerso, il Banco della Cavallara, che rappresenta il vero polmone biologico del settore costiero partenopeo, racchiudendo specie e comunità biologiche di pregio come il Coralligeno, inserito nella lista delle biocenosi bentoniche da proteggere secondo il RAC/SPA di Tunisi. Anche l'habitat di scogliera e l'avifauna che frequenta questo tratto della costa napoletana è di assoluto rilievo, annoverando endemismi botanici come il Limonium cumanum e specie ornitiche di pregio quali il Falco Pellegrino. L'AMP di Gaiola rappresenta oggi un'opportunità straordinaria di salvaguardia di un patrimonio naturalistico-culturale unico, sopravvissuto alla scriteriata espansione urbana degli ultimi decenni, che la rende del tutto avulsa dal contesto territoriale in cui è inserita.

 

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